mercoledì 25 aprile 2012

Il gioco della scoperta: il gioco euristico


I bambini, verso i due anni, (spesso anche prima), iniziano a spostarsi in modo sempre più autonomo, quindi la mobilità diventa il fattore centrale dello sviluppo delle competenze del bambino di questa età.
La capacità di spostarsi ovunque nello spazio, genera a volte, ansia negli adulti, che spesso li porta a trattenere il bambino e di conseguenza a limitarne le opportunità di apprendimento.
Basta pensare a quante volte , nel corso della giornata, siamo costretti a dire : “NO! NON TOCCARE!”, ostacolando in questo modo la loro voglia, del tutto naturale, di esercitare la sempre migliore coordinazione occhio-mano-oggetto e la voglia di esplorare.
Se osserviamo attentamente i nostri bambini, ci possiamo rendere conto che tendenzialmente passano velocemente da una cosa all’altra, e che i materiali di gioco tradizionali,  non attirano la loro attenzione per più di qualche minuto.

PERCHE’?   EPPURE E’ L’ULTIMO RITROVATO SUL MERCATO, IL PIU’ SPONSORIZZATO, IL PIU’ CONSIGLIATO, il più…

Il messaggio che ci comunicano con questo loro atteggiamento è chiaro:

“ORA VOGLIO SCOPRIRE ALTRO!!”

Il livello di competenza dei bambini di questa età non può essere di certo soddisfatto da quei giochi che richiedono una sola “risposta esatta”, scelta dall’adulto che li ha progettati; essi avvertono il forte bisogno di esplorare e scoprire IN MODO AUTONOMO, CON MILLE MODALITA’, come gli oggetti si comportano nello spazio, a seconda di come vengono maneggiati.

Hanno perciò bisogno di un’ampia varietà di materiali con i quali attuare questi esperimenti; oggetti sempre nuovi ed interessanti con i quali portate avanti le loro esplorazioni. 
Non condivido l'affermazione: “I BAMBINI DI QUESTA ETA’ NON HANNO LA CAPACITA’ DI CONCENTRARSI”. Diventa evidente che, offrendo le condizioni giuste e il materiale adatto, possono sviluppare la concentrazione in modo diverso.


Il gioco euristico è quello che  meglio si presta a soddisfare tali esigenze; esso consiste  nel fornire ai bambini una grande quantità di oggetti diversi, e contenitori di diversa natura con i quali possano giocare liberamente , senza l’intervento dell’adulto.
Un esempio di materiali è fornito dalla foto in alto: barattoli di diverse dimensioni, catene, canne da giardino chiavi, fili di lana, coperchi di omogeneizzati ,scatole, tappi di bottiglia, anelli per tende, mollette in legno, bigodini, etc...



  • I bambini selezionano spontaneamente tra una vasta gamma di materiali
  • Durante questo processo di selezione non esiste giusto o sbagliato; i bambini osservano come si comportano gli oggetti mentre li maneggiano: qualsiasi cosa facciano, è un successo.
  • Il successo garantito crea un'esperienza realmente differente da quella che può nascere con materiale di gioco "didattico", spesso offerto ai bambini di questa età. Con questo non voglio dire che tali giochi non abbiano alcun valore, ma hanno una funzione diversa, adatta ad un livello di sviluppo successivo rispetto a quella di cui stiamo parlando.




Grazie a tutti gli oggetti che hanno a disposizione, essi selezionano, discriminano, paragonano, mettono in equilibrio, migliorando così la loro abilità di manipolazione e concentrazione.

Un altro momento importante è quello del riordino, per tre valide motivazioni:
  1. La nostra schiena ne guadagna in salute, dato l'enorme quantità di oggetti da raccogliere;
  2. I bambini imparano che il rimettere in ordine fa parte del gioco;
  3. Il loro vocabolario si arricchisce in modo naturale, identificando i vari oggetti da riporre nelle apposite sacche. Inoltre i bambini operano una selezione e discriminazione tra le diverse categorie di oggetti, inizialmente attraverso la cernita, che conduce alla fine al concetto matematico di "insieme".
Per facilitare queste operazioni, sarebbe utile avere a disposizione tanti contenitori quanti sono la varietà di oggetti a disposizione.
  

Nessun commento:

Posta un commento