mercoledì 18 luglio 2012

Il gioco del riordino

Esistono giochi che possono aiutare i genitori ad ottenere dai propri bambini maggiore collaborazione.
Avete presente la situazione in cui chiedete a  vostro figlio di riordinare la cameretta e la sua consueta quanto insindacabile risposta è un secco “no”, o, nella migliore delle ipotesi: “lo faccio dopo”.

Bene, in quel preciso momento in genere si assiste sia  nell’adulto che nel bambino ad una sorta di barricamento sulle rispettive posizioni, che porterà inevitabilmente ad uno scontro; più voi trasformerete la vostra richiesta in un ordine perentorio, più il vostro cucciolo affinerà armi ed unghie per rendervi l’impresa impossibile e potete scommetterci, che  comunque vadano le cose, gli sconfitti  alla fine, sarete voi.

Esistono diverse strategie per ottenere dai nostri piccoli ciò che desideriamo.
In questo caso, una carta vincente potrebbe essere il “buon esempio”, ma, se vi siete già giocati  anche questo jolly , (senza vincere la partita) , il gioco che andrò a descrivervi, potrà esservi utile.

Esperienza personale:
Ricordo quella volta che chiesi al mio “Angelo Ribelle” di riordinare i suoi giochi dopo un pomeriggio trascorso in compagnia dei suoi amichetti.
Ingenuamente mi aspettavo che un qualche arcaico quanto recondito motto di gratitudine, lo facesse facilmente accondiscendere alla mia richiesta.


Mera illusione!, (quanto siamo ingenue ed idealiste noi mamme!)

La sua risposta fu di tutto punto un secco ed irriconoscente :no,sono troppo stanco!

Stancooo?!

Ed io allora?! reduce da una giornata trascorsa, soddisfacendo i desideri, di quello sciame di piccole cavallette?
Contai sino a 10, poi a 50 per arrivare a100….., cercando di fare mente locale di tutte quelle strategie che una madre, (per puro istinto di sopravvivenza), apprende lungo il faticoso percorso della sua formazione sul campo. 

Beh! fatto sta, che facendo leva sull’ultimo filo di razionalità (e pazienza), che mi erano rimaste, portai a casa “capra e cavoli”, proponendo alla mia adorabile insostituibile ed ingrata creaturina , il gioco delfai tu che faccio io.

Si tratta di una strategia utile se proposta in maniera adeguata, in quanto utilizza lo stesso linguaggio dei nostri bambini: “il gioco”.

Procuratevi un timer. E’ fondamentale, che  le sessioni di gioco siano di breve durata, (5 min.) , per evitare che il bambino si stanchi disinteressandosi all’attività ludica proposta.

Impostate il timer per 5 minuti.
Avvisate il bambino che giocherete ad un nuovo gioco: il “fai tu che faccio io”.
Iniziate con una sorta di riscaldamento, (salti, movimenti braccia, gambe, giravolte, ecc.). 

Il vostro piccolo dovrà imitare tutto ciò che fate voi.

Ora cominciate a gironzolare per casa facendo cose “utili”, raccogliete una carta, sistemate i cuscini, riponete un giocattolo, etc.

Allo squillare del timer, cambio ruoli.

Dite al vostro piccolo che ora farà lui la guida, mentre riordina la sua stanza.
Voi dovrete limitarvi a fare quello che fa lui, niente di più.

Ingrediente segreto: mirate a divertirvi, anziché avere una camera in perfetto ordine.

Risultato: giocando spesso a questo gioco insegnerete ai bambini ad essere più collaborativi e disponibili.

Provare per credere!

1 commento:

  1. devo provare a fare questo gioco, perchè a casa non sistema mai niente!!!! grazie dell'idea

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