Esperienza personale:
una delle mie
preoccupazioni è da sempre quella di
educare il mio bambino ad un’alimentazione sana. Un progetto ambizioso lo so,
che mi vede impegnata costantemente nella realizzazione delle più strampalate
strategie, pur di far arrivare alla bocchina del mio Angelo Ribelle almeno un minimo di quelle sostanze aliene chiamate verdure.
Come sono arrivata al metodo a me più funzionale?
Osservando il mio piccolo manipolare le tempere, piuttosto che la farina
e
il pongo, mi sono riscoperta essere un nastro registrato che citava in
continuazione la stessa cantilena: “non mettere in bocca le manine”, “non
leccarti le dita”,“ti fa male al pancino” etc.
Ecco l’idea! “e se utilizzassi proprio quegli alimenti, nei
confronti dei quali, mio figlio mostra un certo rifiuto, per svolgere queste
attività manipolatorie.
In quel momento pensavo di avere fatto la scoperta del
secolo, per poi rendermi conto che quest’idea era già sul mercato da tempo.
Ovviamente la delusione per “essere arrivata tardi”è un problema mio. A voi
voglio invece suggerire questa utile attività che in chiave ludica permette ai
bambini di conoscere e manipolare il materiale, assaggiare, odorare, lasciare
traccia dei propri gesti.
Si tratta di un’esperienza manipolativa che coinvolge tutti
i sensi favorendo anche la comprensione fra movimento e traccia lasciata.
- Impasti di verdure cotte e frullate:
pomodori pelati, zucca, spinaci, rapa rossa…
- Fogli di carta bianca o di altro colore per evidenziare il
contrasto cromatico.
Modalità di esecuzione
Potete offrire al vostro bambino un impasto per volta o più
impasti contemporaneamente, presentando lui le verdure già frullate o in
alternativa, cotte, che potrete schiacciare e ridurre in purea insieme a lui.
Naturalmente esistono diverse varianti a questa attività che i vostri bimbi, (ed il loro dentista) accoglieranno con grande entusiasmo: potete infatti, sostituire le verdure con: marmellate, gelatine di frutta, nutella etc.
Buon appetito!
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