venerdì 18 maggio 2012

La magia del racconto

C’è una caratteristica che accomuna intere generazioni di bambini: 

il piacere nel farsi raccontare delle fiabe

La fiaba è uno strumento dalle sconfinate potenzialità, attraverso la quale l’adulto ha la possibilità di trasmettere al piccolo messaggi, che vanno ad aumentare non solo il livello di consapevolezza e di conoscenza di ciò che accade intorno a lui, ma anche di aiutarlo ad individuare e selezionare i comportamenti più idonei alla specifica situazione, insegnandogli e trasmettendogli importanti valori, quali per esempio, l’altruismo, la gentilezza, la lealtà, la perseveranza.


Il racconto infatti   grazie all’uso della metafora, stimola l’immaginazione del bambino,  consentendo al messaggio in esso contenuto  di raggiungere sia la sfera cosciente, (più strettamente legata alla parola), sia quella inconscia , più difficilmente raggiungibile, perchè legata alla sfera emotiva.

Spesso è strategicamente più utile “parlare” al bambino attraverso un racconto, che perdersi in  inefficaci spiegazioni. Ad esempio: piuttosto di dir lui quanto è importante l’impegno, posso far emergere questo concetto attraverso una storia. Utile in questo caso potrebbe essere quella dei tre porcellini.
Quando il bambino ascolta una storia, si aprono dei “cassettini” nella sua memoria , che gli consentono di associare e confrontare ciò che sta ascoltando con le proprie  esperienze.

Attraverso l’immaginazione il piccolo impara a prepararsi alla realtà. Il racconto infatti, non solo consente di analizzare   “virtualmente” un avvenimento e di verificare quali reazioni potrebbe provocare, ma aiuta il bambino ad affrontarlo qualora l’evento dovesse realmente verificarsi.

In una società dove è sempre più difficile, ma  necessario educare alle emozioni, il racconto aiuta inoltre il bambino a riconoscerle, dando loro un nome, e mostrando lui quale ruolo abbiano nella quotidianità.

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