Il ciuccio, si sa, per il bambino è il rimedio a tutti i
mali: è l’oggetto che lo rassicura, che lo fa calmare e che lo aiuta ad
addormentarsi; ma quale è l’età giusta per toglierlo e per farlo abituare a non
usarlo?
Gli esperti raccomandano ai genitori di togliere il ciuccio attorno ai
tre anni perchè a quell’età il bambino acquista maggiore sicurezza in se stesso
ed è proprio su quest’ultima affermazione che vorremmo soffermarci. “Attorno ai
tre anni”, significa che ci sono bambini che possono farne a meno anche prima e
bambini, invece, appunto perché non hanno ancora raggiunto quella sicurezza di
cui parlavamo, necessitano ancora di questo inseparabile amico.
Riteniamo
indispensabile che non si debbano avere inutili preoccupazioni per il
ciuccio e la carta vincente è senza ombra di dubbio che il bambino LO DEVE
DECIDERE DA SOLO E IN PRIMA PERSONA.
Per
poter raggiungere questo importante traguardo, voi genitori dovete far leva
sulla sua capacità di comprendere e di rappresentarsi come “grande” senza
essere né rigidi né drastici, non forzando i momenti nei quali il bambino si
DEBBA PER FORZA sentire grande:
è la vita stessa che presenterà le occasioni.
Un
aspetto del potersi rappresentare come grande consiste nell’esperienza di
potersi sentire indipendente. L’abbandono di una dipendenza è una liberazione
“da grandi”, se e solo se compiuta
IN PRIMA PERSONA E NON IMPOSTO. Cercate di non contrapporvi all’importanza che
il vostro bambino attribuisce al suo ciuccio e cercate di non sminuire la sua rilevanza nei
momenti di tensione.
RISPETTARE PERO’, CIO’ CHE PER IL
BAMBINO POSSA RAPPRESENTARE UN OGGETTO
DI SUPPORTO MOMENTANEO NON SIGNIFICA INNALZARLO AD OGGETTO DI CULTO!
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