venerdì 14 settembre 2012

Giochi non sicuri o vietati


Oggi voglio trattare un argomento che ritengo di fondamentale importanza, per la sicurezza dei nostri bambini.
Stamattina mentre accompagnavo l’Angelo Ribelle all’asilo, ho assistito ad una scena a mio avviso inquietante.
Una madre (che definirei  inconsapevole), stava contrattando l’acquisto di un piccolo gioco con un venditore ambulante, la cui bancarella era gremita di giocattoli di ogni tipo. Sapete? … di quelle che ti ritrovi improvvisamente  a tradimento dietro l’angolo, e a quel punto non puoi più farci nulla: tu l’hai vista, ma soprattutto lui!, il vostro pargolo l’ha vista.
Il suo faccino si allarga in un enorme sorriso, una luce maliziosa ed entusiasta si accende nei suoi occhietti, ed ecco, che con una mossa fulminea ed improvvisa, mobilitando una forza che nemmeno sapevate possedesse,  vi  trascina letteralmente verso la bancarella.
Davanti ai vostri occhi scorre il film della tragedia che sta per abbattersi su di voi e come se non bastasse, alzando lo sguardo, vi accolgono i  “42” denti del commerciante, che vi invita ad acquistare un suo prodotto.
Voi conoscete bene il significato di quella cordialità, ma il vostro piccolo no!
Per lui ciò,  equivale a dire: “scegli quello che vuoi” e statene certe, sarà disposto a cogliere solo ed unicamente quel messaggio. A nulla varranno strategie di distrazione o di persuasione.
Ora le alternative sono due:
- O allontanate con decisione il piccolo pargolo, che con accenni di acuti da fare invidia ad un cantante lirico, manifesterà tutta la sua contrarietà alla decisione presa. (In genere la facilità di tale scelta è inversamente proporzionale al numero di persone presenti)
- Oppure accondiscendete alla sua “velata” richiesta, acquistando un giocattolo. NO!
Magari per contenere il danno, scegliete il più economico. NOO!
Il danno è doppiamente fatto!
Attenzione! ora il discorso si fa più serio.
Vi siete mai chieste perché un giocattolo può costare più di un altro?

OK!, probabilmente appartenete, alla corrente filosofica che ritiene l’animo umano poco  nobile e disonesto, ma,  badate bene, non sempre, anzi , quasi mai, il maggior costo  è motivato dalle mire speculative del costruttore .
Molte volte sottovalutiamo alcuni aspetti ed offriamo ai nostri figli giochi poco sicuri o ancora peggio vietati, per via dei materiali utilizzati, o per via della presenza di piccole parti facilmente ingeribili dal bambino, od ancora, per la loro funzionalità.
Non nego che io stessa ho comprato a mio figlio giocattoli “sbagliati”, senza pensare ai rischi che potevo correre, lasciandomi attirare solamente dal prezzo.
Sono convinta che fra gli innumerevoli doveri di un genitore, vada annoverato anche quello di offrire al proprio bambino:
  • Giochi che gli permettano di apprendere divertendosi e che possibilmente permettano una stimolante interazione con i genitori e con gli altri;
  • Giochi sempre più sicuri e privi di pericolo per la sua salute;
  • Giochi eco-sostenibili, cioè che abbiano un impatto il più possibile  limitato sull’ambiente.  Preferire il legno e gli altri materiali naturali e/o di riciclo/riuso;
  • Giochi realizzati  senza avvalersi dello sfruttamento del lavoro minorile;

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