Esistono giochi che
possono aiutare i genitori ad ottenere dai propri bambini maggiore
collaborazione.
Avete presente la
situazione in cui chiedete a vostro
figlio di riordinare la cameretta e la sua consueta quanto insindacabile
risposta è un secco “no”, o, nella migliore delle ipotesi: “lo faccio dopo”.
Bene, in quel preciso momento in genere si assiste sia nell’adulto che nel bambino ad una sorta di barricamento sulle rispettive posizioni, che porterà inevitabilmente ad uno scontro; più voi trasformerete la vostra richiesta in un ordine perentorio, più il vostro cucciolo affinerà armi ed unghie per rendervi l’impresa impossibile e potete scommetterci, che comunque vadano le cose, gli sconfitti alla fine, sarete voi.
Bene, in quel preciso momento in genere si assiste sia nell’adulto che nel bambino ad una sorta di barricamento sulle rispettive posizioni, che porterà inevitabilmente ad uno scontro; più voi trasformerete la vostra richiesta in un ordine perentorio, più il vostro cucciolo affinerà armi ed unghie per rendervi l’impresa impossibile e potete scommetterci, che comunque vadano le cose, gli sconfitti alla fine, sarete voi.
Esistono diverse strategie per ottenere dai nostri piccoli
ciò che desideriamo.
In questo caso, una carta vincente potrebbe essere il “buon
esempio”, ma, se vi siete già giocati
anche questo jolly , (senza vincere la partita) , il gioco che andrò a
descrivervi, potrà esservi utile.
Esperienza personale:
Ricordo quella volta che chiesi al mio “Angelo Ribelle” di
riordinare i suoi giochi dopo un pomeriggio trascorso in compagnia dei suoi
amichetti.
Ingenuamente mi
aspettavo che un qualche arcaico quanto recondito motto di gratitudine, lo
facesse facilmente accondiscendere alla
mia richiesta.
Mera illusione!, (quanto siamo ingenue ed idealiste noi mamme!)
Mera illusione!, (quanto siamo ingenue ed idealiste noi mamme!)
La sua risposta fu di
tutto punto un secco ed irriconoscente :“no,sono troppo stanco!”
Stancooo?!
Ed io allora?! reduce
da una giornata trascorsa, soddisfacendo i desideri, di quello sciame di
piccole cavallette?
Contai sino a 10, poi a 50 per arrivare a100….., cercando di
fare mente locale di tutte quelle strategie che una madre, (per puro istinto di
sopravvivenza), apprende lungo il faticoso percorso della sua formazione sul
campo.
Beh! fatto sta, che facendo leva sull’ultimo filo di
razionalità (e pazienza), che mi erano rimaste, portai a casa “capra e cavoli”,
proponendo alla mia adorabile insostituibile ed ingrata creaturina , il gioco
del “fai tu che faccio io”.
Si tratta di una strategia utile se proposta in maniera
adeguata, in quanto utilizza lo stesso linguaggio dei nostri bambini: “il
gioco”.
Procuratevi un timer. E’ fondamentale, che le sessioni di gioco siano di breve durata, (5 min. ) , per evitare che il bambino
si stanchi disinteressandosi all’attività ludica proposta.
Impostate il timer
per 5 minuti.
Avvisate il bambino che giocherete
ad un nuovo gioco: il “fai tu che faccio io”.
Iniziate con una sorta di riscaldamento, (salti, movimenti
braccia, gambe, giravolte, ecc.).
Il vostro piccolo dovrà imitare tutto ciò che
fate voi.
Ora cominciate a gironzolare per casa facendo cose “utili”,
raccogliete una carta, sistemate i cuscini, riponete un giocattolo, etc.
Allo squillare del timer, cambio ruoli.
Dite al vostro
piccolo che ora farà lui la guida, mentre riordina la sua stanza.
Voi dovrete limitarvi a fare quello che fa lui, niente di
più.
Ingrediente segreto: mirate a divertirvi, anziché avere una
camera in perfetto ordine.
Risultato: giocando
spesso a questo gioco insegnerete ai bambini ad essere più collaborativi e disponibili.
Provare per credere!
devo provare a fare questo gioco, perchè a casa non sistema mai niente!!!! grazie dell'idea
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