mercoledì 23 maggio 2012

Il gioco senza Giocattoli

Esiste una forma di gioco che non richiede giocattoli, ed anche se può sembrare paradossale, è quella che diverte di più e rappresenta uno strumento molto efficace per potenziare nel bambino, competenze che al giorno d’oggi  vengono esercitate sempre  meno, quali la socialità, lo spirito di appartenenza al gruppo, la condivisione ed il rispetto delle regole.  Si tratta di giochi che non conoscono tempo, da sempre accolti con grande entusiasmo, tramandati da padre in figlio come preziosi da conservare. Attività ludiche che come unico requisito per il loro svolgimento, richiedono la disponibilità di ampi spazi, possibilmente all'aperto.  Fra i  classici ricordiamo:

Nascondino
(Un gioco che crediamo non abbia  bisogno di spiegazioni);

(Questo gioco oltre a stimolare la fantasia e l’abilità motoria crea un sano antagonismo fra i bambini che va ad arricchire e potenziare la loro personalità. Essendo inoltre un gioco di società non violento, permette di far emergere gli aspetti positivi del rapporto ludico fra i partecipanti).




Acchiappino

Si tira a sorte chi deve stare sotto. Il bambino prescelto ha lo scopo di riuscire a toccare uno degli altri giocatori; se ci riesce, il giocatore che ha toccato prenderà il suo posto. Vi sono poi molte varianti di questo gioco, come Acchiappino camminato, dove tutti devono camminare e non si può correre, Acchiappino saltellato, ecc.

Questo è un gioco di gruppo dai risvolti piuttosto ambigui, in quanto, ponendo il singolo “contro” un gruppo, può suscitare dei sentimenti di imbarazzo in quel  bambino, che, magari meno dotato fisicamente  si “trovi sotto” e non riesca a liberarsi  da questo ruolo catturando i compagni, i quali spesso, non limitandosi a scappare,  preferiscono mostrare il loro coraggio avvicinandosi al “cacciatore” e facendosi beffa dei suoi sforzi per raggiungerli. E’ comunque un gioco che se ben condotto,  permette al bambino di  trasformare i suoi limiti in risorse.


Guardie e Ladri
Può essere considerato la variante dell’Acchiappino ed utile alternativa qual’ora dovessero evidenziarsi le dinamiche sopra descritte. le regole del gioco prevedono la suddivisione dei giocatori in due squadre in numero uguale. Il campo di gioco è delimitato da una linea tracciata a terra, alle cui spalle si trova la “prigione”. Le “guardie si trovano in un angolo del campo, mentre i “ladri” sono sparsi ovunque. Al segnale, le guardie si lanciano all’inseguimento dei ladri cercando di prenderne il maggior numero possibile. Ogni ladro che viene toccato e fermato da una guardia, viene portato in prigione. Il ladro prigioniero resta confinato oltre la linea della prigione e tende la mano verso i giocatori. Se un ladro , riesce a toccare la mano del prigioniero senza farsi prendere, questo torna libero. Quando vi sono più prigionieri, essi possono formano una catena, ed è sufficiente che un ladro li liberi tutti toccando solo il primo prigioniero.
E’ un’utile strategia per rendere accettabile la competizione fra i bambini, ed evitare quelle situazioni di gioco  “dell’uno contro tutti”, che, come già detto, mentre per alcuni bambini possono essere altamente motivanti,  possono risultare invece ansiogene e frustranti per altri. In questo tipo di gioco, contrapponendo il gruppo al gruppo o la squadra alla squadra, vengono stimolate coesione, senso di appartenenza, ma anche concetti di perdita serena e di vincita rispettosa dell’avversario. Competenze sociali che solo in un contesto cooperativo di gruppo possono essere acquisite.

Teneteli in considerazione qualora un gruppo di bambini “petulanti”, capeggiato da vostro figlio, si avvicinasse  minacciosamente a voi. Sono ottimi salvavita, parola di mamma!   
  

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