Esistono
fiabe bellissime trasmesse in TV o disponibili in DVD, che narrano avventure
avvincenti di personaggi eroici .
Le
musiche sono coinvolgenti, le scene accattivanti, i protagonisti caratteristici
ed i contenuti trasmettono sempre una morale positiva.
Perché
allora perdere tempo nel raccontare delle storie quando accendendo semplicemente la televisione se ne possono
vedere di bellissime?
1) La lettura di un racconto stimola nel
bambino l’immaginazione e la creatività,
i personaggi e le storie narrate si amalgamano con l’esperienza del piccolo,
dando vita ad un racconto “immaginato”, del tutto personalizzato, che consente
la costruzione di uno scenario interiore.
Mentre
nei film o nelle storie animate, i personaggi o i paesaggi proposti sono
perfettamente definiti nelle loro caratteristiche, nel racconto esiste sempre
un margine vuoto lasciato dalle parole, che il piccolo ascoltatore va a
riempire attraverso immagini mentali, che meglio si adattano alla sua
sensibilità, permettendo quindi al racconto di “entrare più in profondità”.
Anche
noi adulti abbiamo costantemente conferma di ciò, attraverso la più o meno
marcata delusione provata nel confronto fra la lettura di un libro e la visione dello stesso sullo schermo.
2)
L’atmosfera di complicità e condivisione che si crea quando l’adulto racconta
una storia, ha una qualità diversa rispetto a quando si è seduti di fronte ad
uno schermo.
L’interazione
è fatta di sguardi, di vicinanza di intonazioni diverse della voce che possono
suscitare ilarità, enfasi, mistero. La comunicazione è fatta di sguardi,
ammiccamenti, risatine, abbracci.
Il bambino sentendosi totalmente coinvolto e protetto, spesso interviene, anticipa, chiede, suggerisce. Così la trama narrata può discostarsi da quella originariamente scritta, permettendo al bambino di assumere un ruolo attivo nella sua evoluzione.
3) Attraverso
la condivisione di momenti di lettura e narrazione i genitori hanno la
possibilità di trasferire ai loro piccoli l’amore per i libri, stimolando anche
abilità dell'ascolto, della concentrazione, della comprensione e della curiosità.
Requisiti ritenuti indispensabili nello
studio.
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